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CONTRORDINE: PER ORA NIENTE ICI ALLA CHIESA (breve riassunto delle novità fiscali)

Mario Monti studente presso i Gesuiti
Destinare il gettito della lotta all'evasione per gli sgravi delle famiglie, una lista nera per i furbetti dello scontrino, potenziare i controlli sulle finte Onlus e multe fino al 40% per chi esporta capitali all'estero. Queste alcuni dei provvedimenti previsti dalla bozza del dl semplificazioni fiscali che sarà esaminato venerdì 24 febbraio in Consiglio dei ministri.

Aumento detrazioni familiari: a partire dal 2014 le risorse che nel 2012 e nel 2013 arriveranno dalla lotta all'evasione fiscale verranno destinate a misure, anche non strutturali, a favore delle fasce deboli, con particolare riferimento all'incremento delle detrazioni fiscali per i familiari a carico.

Assente Ici Chiesa: Al momento non c'è l'introduzione dell'Ici sugli immobili della Chiesa e del no-profit. Monti ha spiegato che "dobbiamo ancora ragionare sul provvedimento" prima di passare ai fatti. Figura, però, una norma strettamente correlata: arriva un potenziamento dei controlli del Fisco sul Terzo settore con l'obiettivo di stanare le finte Onlus.

Imprese: in arrivo inoltre la semplificazione degli adempimenti per le imprese che operano con i Paesi a fiscalità privilegiata. La comunicazione all'agenzia delle Entrate delle cessioni di beni e prestazioni di servizi nei confronti di operatori economici degli Stati inseriti nella black list del Fisco sarà obbligatoria solo se queste operazioni supereranno l'importo di 500 euro.

No spesometro oltre 3mila euro: niente più spesometro per gli acquisti e i servizi ai fini Iva oltre 3mila euro per i quali torna invece l'elenco clienti e fornitori che obbliga a comunicare al Fisco tutte le transazioni effettuate con l'obbligo di emissione della fattura, cioè le operazioni fra imprese. Per le operazioni nei confronti dei privati la soglia resta fissata in 3.600 euro.

Tempi duri per i furbetti dello scontrino: chi ripetutamente viene segnalato per non aver emesso ricevuta o scontrino fiscale finirà in una sorta di black list su cui l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza potranno concentrare i propri controlli. E' quanto prevede una norma del pacchetto antievasione contenuta nell'articolo 9 del dl semplificazioni fiscali.

Stretta compensazioni Iva: arriva una nuova stretta sulle compensazioni dei crediti Iva con la riduzione da 10mila a 5mila euro della soglia per l'invio preventivo all'amministrazione finanziaria della dichiarazione che attesti il diritto al credito da portare in compensazione. E' quanto prevede il pacchetto antievasione contenuto nell'articolo 9 della bozza del dl semplificazioni fiscali. La norma produce i suoi effetti già sul credito 2011 e 2012.

Rateizzazione debiti tributari: potranno essere rateizzati in maniera flessibile. E' quanto prevede la bozza del dl semplificazioni all'esame del Consiglio dei ministri di venerdì. E' prevista, inoltre, la dilazione dei pagamenti in caso di decadenza dalla rateazione. "Il debitore - si legge - può chiedere che il piano di rateazione preveda, in luogo di rate costanti, rate variabili di importo crescente per ciascun anno".

Multe: verrà punito in maniera più pesante chi verrà sorpreso a esportare capitali all'estero oltre la soglia consentita di 10mila euro. Le sanzioni potranno arrivare fino al 40%. La violazione, si legge, è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria: "dal 5 al 20 per cento dell'importo trasferito o che si tenta di trasferire in eccedenza rispetto alla soglia se tale valore non è superiore a 10 mila euro; dal 20 per cento al 40 per cento dell'importo se tale valore è superiore a 10 mila euro".

Domicilio fiscale: salta l'obbligo di indicare il domicilio fiscale negli atti presentati all'amministrazione finanziaria. La precisazione dell'indirizzo dovrà essere indicata "solo ove espressamente richiesto".

Partite Iva inattive: scatta la cessazione d'ufficio per le partite Iva inattive. "L'Agenzia delle Entrate - si legge nella bozza - sulla base dei dati e degli elementi in possesso dell'Anagrafe tributaria, individua i soggetti titolari di partita Iva che, pur obbligati, non abbiano presentato la dichiarazione di cessazione di attività" e "comunica agli stessi che provvederà alla cessazione d'ufficio della partita Iva".
Fonte: Tradingnostop